Manifesto NESXT
NESXT è un progetto interdisciplinare nato nel 2016 e dedicato alla produzione artistica indipendente, che contiene già nel nome la sua triplice identità: NET come network in divenire, NEXT come futuro per un osservatorio critico e condiviso e NEST ovvero una casa aperta ad accogliere tutte le pratiche più contemporanee nel campo delle arti visive, performative, sonore e di contaminazione tra generi. I suoi protagonisti sono artisti, curatori, critici, storici, ricercatori, professionisti e operatori provenienti da diversi ambiti e discipline riuniti nella forma di associazioni, artists run space e collettivi, tipologie diverse di collaborazioni dove si inventano nuovi ruoli e si rinnovano gli statuti di un modo partecipato di intendere il sistema.
L’articolato caleidoscopio di esperienze di cui si compone la produzione artistica e culturale indipendente italiana è il microcosmo in cui agisce NESXT, con una rete progettuale che cerca di intercettare e di proporre gli attori della scena emergente e di quella più d’avanguardia. NESXT vuol essere la piattaforma sperimentale dove questi rapporti, luoghi, pratiche e figure si mettono in discussione e si raccontano. L’avamposto di un sistema alternativo ma non antagonista a quello mainstream, che si autogestisce e si anima di precisi valori ispirati alla sperimentazione dei linguaggi, all’approccio collettivo della ricerca, al coinvolgimento e alla restituzione al territorio, svincolandosi da localismi e con un respiro internazionale, all’interazione tra ambiti che implica naturalmente la contaminazione. NESXT documenta, sostiene e promuove questa dimensione attraverso tre strumenti:
il Festival – la cui terza edizione si svolge a Torino durante la settimana di Artissima dal 30 ottobre al 4 novembre 2018 – che rappresenta il momento centrale dell’attività annuale e si configura con una formula diffusa sulla mappa cittadina, coinvolgendo decine di spazi culturali con eventi di natura diversa;
l’Osservatorio online, che è il luogo della documentazione, nel quale confluiscono scritti, testimonianze e approfondimenti sulla produzione artistica indipendente;
la rete di partnership e collaborazioni che consiste nell’attivazione di progetti con istituzioni culturali e i diversi soggetti indipendenti che fanno parte nel circuito.
NESXT vuol essere un laboratorio inclusivo e partecipato dove l’idea dell’indipendenza, come scelta autonoma e responsabile, si faccia motore di un modello culturale e sociale che si fondi su cooperazione, creazione di valore prima che di profitto e produzione di un pensiero critico e di un’azione.
Osservatorio
L’osservatorio-NET nasce all’interno del circuito di NESXT come costola del Festival: è una piattaforma espansa dedicata all’analisi critica, allo scambio e alla riflessione. Grazie ai diversi contributi ospitati (articoli, saggi, interviste), si indagheranno le modalità di produzione e i linguaggi espressi all’interno della scena indipendente con particolare riguardo alla situazione italiana. Al suo interno la ricerca sarà indirizzata in tre direzioni: contestualizzazione socio-economica del fenomeno, pratiche presenti e rimandi passati, con una sessione dedicata agli special projects.
Cosa s’intende per spazio indipendente? Chi è questo qualcuno o questo qualcosa da cui non dipendere? Mentre la neoavanguardia poneva in maniera chiara la distinzione dentro e/o fuori il museo, oggi è impossibile pensare a una linea invalicabile tra le due aree. Allora cosa caratterizza una scelta “indipendente”? Per rispondere si analizzerà il suo operare: le motivazioni, le fonti di sostegno, i linguaggi, i media utilizzati, i canali di divulgazione e i risultati stessi che, sempre più spesso, alla produzione dell’opera prediligono la realizzazione di progetti e pratiche laboratoriali in cui la parola e l’azione hanno un ruolo fondativo nel processo artistico. Che rapporti intercorrono quindi con le gallerie, le fiere e gli altri attori della scena artistica? E soprattutto è possibile rintracciare un filo conduttore che attraversa queste pratiche relazionali dagli anni Novanta a oggi? Gli spazi indipendenti, nati per lo più allora come realtà no-profit, oggi in un sistema neo-liberale e globalizzato sono divenuti generatori di microeconomie, ponendo inoltre questioni relative al lavoro creativo e alla produzione di capitale immateriale. In questo contesto, quale futuro per i produttori di immagini e di immaginari?
Se chiudo gli occhi cosa vedo? Certi di trovarsi davanti a una ridefinizione di luoghi, temi e ruoli, l’osservatorio si propone di entrare nel cambiamento e vedere quello che accade mentre sta accadendo.