Elevata da molti anni al ruolo di superpotenza mondiale, la Cina è un attore fondamentale nello scacchiere geopolitico globale. Il complesso scenario del paese non sembra arrestare ma piuttosto accentua le esigenze di una visione critica rispetto ai molti nodi irrisolti – a livello politico, sociale, economico – che si rivela in un pulviscolo d’iniziative iscrivibili sotto la rubrica dell’indipendenza. Questo numero di Garibaldi – che nasce dalla collaborazione con Institute for Provocation, collettivo multidisciplinare con base a Pechino, presentato nel calendario espositivo di THE INDEPENDENT al MAXXI dal 12/10 al 26/11 2017– estende l’operazione di mappatura al dinamico panorama indipendente cinese, soffermandosi su alcune dalle peculiarità dettate dal territorio e sugli incroci fra pratiche artistiche e contesti diversi
a cura di Elena Motisi, Simone Ciglia e Institute for ProvocationOvunque nel mondo, l’arte contemporanea è il prodotto di intense trattative tra una molteplicità di espressioni e riflette un’eterogeneità di interpretazioni che i singoli fanno delle realtà locali, le quali per loro stessa natura non possono che essere complesse, estemporanee e aperte a continui cambiamenti. Occorrono dei nuovi modelli istituzionali.
Dopo aver co-fondato nel 2001 un centro gestito da artisti a Caochangdi, quartiere artistico di Pechino, ed essermi occupato per un breve periodo della sua gestione, nel 2012 sono tornato a svolgere la mia attività di artista a tempo pieno. Da allora, ho avuto modo di collaborare a diversi progetti realizzati in comunione con alcuni spazi artistici indipendenti sia di Pechino che di altrove. L’evoluzione (e la lotta) degli spazi artistici indipendenti e il ruolo dell’arte nel costruire le comunità sono stati due aspetti fondamentali che hanno influenzato il mio modo di guardare all’arte e alla mia attività di artista.
Quello che viene comunemente definito uno spazio artistico indipendente va di fatto inteso come un’entità il cui motore è l’attività portata avanti da singoli individui o da collettivi nella più totale autonomia.
Ho vissuto in Cina, a Pechino, a partire dal 2003. Sono arrivato senza uno scopo preciso e ora questa città è il luogo in cui ho vissuto più a lungo da adulto. Questo periodo ha cambiato e dato forma sia alla mia ricerca artistica che a quella personale.